giovedì 22 marzo 2012

LA MORALE ALLA BASE DELLA POLITICA


        


      All’inizio c’era Adamo ed Eva che  avevano peccato  e il  loro peccato
consisteva  essenzialmente  nel volere imporre una  loro  volontà ; una loro
morale , una  loro libertà , una loro  visione delle cose autonoma dal loro
Creatore .   Una loro legge di  libertà , fraternità e uguaglianza, rispetto
a Dio creatore !

      Ad Adamo seguì una discendenza di famiglie e poi di popoli  sotto la
legge del peccato nella carne   e queste erano orientate culturalmente
soltanto dal diritto naturale, cioè si  regolavano nei loro rapporti
sociali  moralmente , appellandosi  non  solo al loro istinto e voluttà  ,
ma   a quello che la loro natura umana  specifica  considerava come bene e
come male per tutti  : al diritto naturale  !

        Quando poi  una di queste famiglie scelte da Dio  divenne numerosa
tanto  da formare  un popolo , Dio  rivelò a un loro  capostipite la legge naturale  che codificò con altre aggiunte.

Questa   era legge naturale ed  era  la legislazione più perfetta che ci poteva essere in
mezzo a tutti i popoli della terra ; tanto grande quanto era grande il
Tempio che la conteneva e la poneva in venerazione nel luogo più sacro
della terra : Gerusalemme !!

       Questa legge  rivelata  spaziava dal diritto privato a quello
sociale,  dall’igiene personale alla giustizia del singolo nei confronti di
Dio . Dal  diritto di guerra, alle leggi sul matrimonio e sulla proprietà .
Una legge che entrava negli usi e  costumi privati  e sociali , nell’
agire dei singoli e delle comunità  per regolarli moralmente  rispetto al
bene e al male,  indicando chiaramente qual’era il comportamento giusto  e
quale non lo era .

      L’autorità  in mezzo  a un popolo non doveva fare altro che attuare
concretamente  quel manuale di giustizia , quella   legge  sul piano economico e
sociale, ispirandosi al  senso di giustizia che promanava da   essa ,
distinguendo  ciò che riguardava il singolo e ciò che riguardava il pubblico.

   I profeti non erano altro che sentinelle mandate a ricordare le norme di
quella legge che spesso venivano disattese, sia da parte dell’autorità e sia
da parte del popolo .

      Quella legge era una legge dettata dallo stesso buon senso umano , non
difficile da interpretare, mirava oltre che  al bene comune sociale , a
formare una specie di bontà naturale del singolo che  doveva vivere  in una
società  facendo un continuo riferimento al suo  Creatore .

      Quindi, a livello sociale, questa legge  anche oggi è all’origine  di
molte associazioni benefiche specifiche e particolari , parallele all’autorità
centrale ; società di beneficenza e di aiuto ; organizzazioni del lavoro e
di soccorso ,  ecc. ,  aventi  un fine generale buono . Cristo stesso si
ispirò ad essa  per fare del bene e aiutare i  più  bisognosi  nella società
civile …..

      Soprattutto questa legge morale nel suo aspetto sociale fonda l’autorità
e la politica, fonda lo stato e le nazioni  ; le monarche e le repubbliche
di una società di uomini , fonda ( assurdo ! )  anche le democrazie quando
non deviano dalla legge naturale . Questa legge è come la mano destra dell’uomo
e   Dio opera  nella società   degli uomini con la sua destra  che  non ha
altro compito se non di attuare la giustizia e l’ordine tra gli uomini  per
permettere a tutti uno sviluppo sociale ordinato .    Tutti  gli uomini
possono essere profeti in quest’ambito quando segnalano le ipocrisie e le
ambiguità della forma rispetto alla sostanza della legge naturale  che
regola i rapporti umani in  un dato momento storico .

          Ma arrivati a questo punto bisogna distinguere l’ambito sociale e
l’ambito personale dei  rapporti umani rispetto a Dio creatore  per
riprendere il tema  dell’iniziale disobbedienza umana di Adamo nei confronti
del suo Creatore .

      Quale differenza c’è  tra bene pubblico e bene personale, rispetto al
bene e al male e rispetto a Dio Creatore  che impone all’uomo di osservare
la giustizia sia a livello personale e sia privato  ?   Perché  è importante
la giustizia  umana per  Dio ?   Tutta l’osservanza della legge umana ,
procura un bene umano ; chi  osserva la legge naturale : “vive per la legge”
. Ora   l’osservanza di questa legge predispone e  può essere  solo un
viatico alla giustizia personale violata nei rapporti tra un uomo e Dio ,
però  essa non elimina né la colpa né la pena nei confronti del Creatore . L’osservanza
della legge ci  procurare il bene pubblico ; ci può ottenere medaglie ,
articoli di giornali , l’intestazioni di strade ,navi , statue;  un nome
nella storia , ma non ci ottiene il perdono dei peccati  davanti a Dio !!!

      L’osservanza della legge che tutti gli uomini sono tenuti ad osservare
, solo dispone al perdono dell’uomo  nei confronti   di Dio .   La
giustificazione, il perdono  dell ‘uomo nei confronti di Dio  per le sue
violazioni  personali  dipende solo ed esclusivamente da Dio . Questo
perdono personale che  poi non è altro che la Salvezza in quanto
ristabilisce quel rapporto di giustizia violato ,  interrotto dal peccato di
Adamo , avviene  solo attraverso uno scambio di vita e di sangue a livello
del singolo uomo davanti  Dio .

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